L’ascesa al Monte Amaro nella splendida Val Fondillo rappresenta sicuramente una delle passeggiate più impegnative tra tutte quelle che si possono effettuare nel nostro Parco. Il Monte Amaro è alto 1865 metri sul livello del mare, non è altissimo, ma come si dice, il nome porta la virtù! Infatti tutto il dislivello di circa 800 metri si affronta in pochi chilometri.
La salita è costante e per affrontarla occorre una buona preparazione fisica. Una volta in cima, tutti gli sforzi vengono ripagati dal panorama e dalla vista dei camosci.
Monte Amaro è uno dei posti dove è sopravvissuto il Camoscio d’Abruzzo, specie endemica del nostro Parco, del quale fortunatamente si è cominciata la protezione già prima della nascita del Parco.
Uno dei periodi migliori per ammirare i Camosci è senza dubbio l’autunno – inizio inverno.
In questo periodo i Camosci hanno il manto più bello. Dopo la stagione estiva, durante la quale si sono alimentati bene ed hanno ripreso le forze,ora sono pronti per affrontare il duro inverno tra le rocce in alta quota.
UN PO DI STORIA
Nel 1921 il 21 di ottobre, la Federazione Pro Montibus et Silvys, su iniziativa di Erminio Sipari prese in affitto dal comune di Opi la zona di Costa Camosciara in Val Fondillo e il 25 novembre dello stesso anno è stato costituito a Roma l’Ente Autonomo del Parco Nazionale d’Abruzzo. L’anno successivo, il 9 settembre 1922 a Pescasseroli si è tenuta l’inaugurazione in forma privata del Parco con una solenne cerimonia presieduta da Erminio Sipari e con la partecipazione di numerose autorità e di un folto pubblico.
Il Parco Nazionale d’Abruzzo è, dunque, il primo Parco Italiano, benché istituito in forma privata. La sua istituzione da parte dello stato è avvenuta con regio decreto n°257 dell’11 gennaio 1923.
Detto questo,possiamo affermare che il primo embrione del Parco d’Abruzzo è rappresentato dal Monte Amaro!